Obiettivi
L’obiettivo di questo strumento è quello di risolvere alcuni problemi che spesso emergono nella ideazione, formulazione e nella gestione della politiche pubbliche. Lo strumento implica un approccio multilivello con molti attori ognuno con una propria agenda ed interessi specifici che lavorando insieme possono giungere ad una serie di proposte concrete. Caratteristiche principali della tecnica sono di creare un ambiente collaborativo sia fra gli stakeholder coinvolti che all’interno delle singole istituzioni partecipanti e soprattutto quella di creare entusiasmo e un approccio positivo al cambiamento ed alla nascita di idee nuove, vera chiave di volta di ogni progetto di innovazione.
Di seguito alcuni esempi di problematiche affrontabili:
- Come il problema della sostenibilità in materia di trasporti pubblici e privati viene percepito dalla popolazione?
- Come individuare i problemi territoriali più importanti?
- Con che strumenti supportare la territorializzazione delle politiche della Agenda 2030?
- Quali le novità che la policy o il programma oggetto di analisi introduce o dovrebbe introdurre?
- Quale la situazione di partenza attuale ed i problemi di sviluppo sostenibile che si vogliono affrontare?
- Come fare lavorare insieme tutti gli stakeholder, dai cittadini, alle associazioni agli addetti ai lavori, i referenti delle policy a tutti i livelli istituzionali?
- Come raccogliere le proposte, gli spunti, le idee dei partecipanti sulle tematiche individuate ridefinendo le politiche in essere in modo che rispondano in maniera più diretta ed efficace ai bisogni che emergono dal basso?
Come funziona
1: Framing
Fase di codesign, in cui vengono individuati sia gli stakeholder che sono necessari al successo delle iniziative che si immagina possano nascere sia i temi di lavoro che i vari team dovranno affrontare.
Gli stakeholder comprendo oltre agli addetti ai lavori, ai destinatari delle iniziative, agli esperti, anche persone non coinvolte direttamente o indirettamente ma capaci e competenti in altri settori. Questo per dare al gruppo la giusta serendipità creativa.
2: Fase creativa
La tecnica di partecipazione adotta è la Multilevel co-production, una tecnica di creatività dinamica, dove i partecipanti sono attivi durante la loro partecipazione in varie modalità per produrre proposte.
Sono individuati quattro tavoli di lavoro definiti ognuno da uno dei temi individuati in precedenza. I partecipanti vengono suddivisi in quattro gruppi e lavorano in quattro fasi distinte:
- La prima fase di lavoro è chiamata produzione individuale. Ogni persona infatti è autonoma nello scrivere le proprie proposte. Ogni idea è scritta su un post-it. In media la produzione può variare da uno a sei Post-it a testa.
- Contaminazione. Nella seconda fase viene chiesto ai partecipanti di condividere le proprie idee mettendo i Post-it al centro del tavolo. In questa maniera ogni altro componente del gruppo può, leggendo le proposte degli altri, essere inspirato per aggiungerne altre. Ogni Post-it ospita una sola idea, ed eventuali integrazioni o modifiche vanno descritte ex-novo in un nuovo foglietto. Viene individuato un facilitatore per ogni gruppo che si occupa del raggruppamento in cluster delle idee per dare una visione di insieme alla produzione creativa.
- Contaminazione incrociata. Tutti partecipanti di tutti i gruppi, tranne i facilitatori, si spostano dal tavolo originario a quello successivo. Ad ogni rotazione ogni partecipante continua a proporre idee affiancandole a quelli già presenti sugli altri tavoli. Avvengo quattro rotazioni successive fino a che ogni gruppo ha contribuito con le proprie proposte ad ogni tema di lavoro e con l’ultima rotazione avviene il ritorno al proprio tavolo di partenza.
- Votazione idea migliore: Il gruppo analizza la produzione di idee svolta complessivamente e individua le proposte migliori. In plenaria vengono condivise le idee considerate migliori, sia per un’immediata attuazione e sia per futuri sviluppi.
3: Analisi dei risultati
Il risultato del lavoro svolto, cioè i Post-It che sono stati elaborati dai partecipanti, vengono rielaborati in diverse modalità a seconda delle finalità che si vuole soddisfare.
Da un lato analisi del testo attraverso elaborazione tramite text mining e topic detection dei suggerimenti contenuti nei post it.
Dall’altro lato le mappe mentali richiedono molto più tempo per essere realizzate ed analizzate e sono lo strumento migliore per le fasi successive del lavoro, grazie alla profondità e alla completezza dei documenti si possono infatti mantenere la ricchezza e la varietà dei contributi emersi nelle rielaborazioni successive.
Entrambe le analisi sono qualitative, ma mentre la prima è automatica, la seconda è ricostruttiva ad opera del coordinatore.
4: Implementazione dei risultati
L’obiettivo di questa fase è produrre input per le attività di agenda setting, ideazione, formulazione e gestione delle politiche pubbliche sia in un ambito locale che nazionale al fine di contestualizzare gli obiettivi della Agenda 2030 con le specificità territoriali.
Gli output elaborati con questa tecnica possono inoltre essere oggetto di una serie di incontri tra decisori e partecipanti per mettere a punto le policy che dovranno essere adottate ed implementate.